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UNA PROPOSTA PER UNA GITA ESCURSIONISTICA DI DUE GIORNI

Primo giorno:
Riepiloghiamo le due idee di che escursione si potrebbe fare il primo giorno:
LA VALLATA DELL'ISONZO, CON SALITA A UN MONTE SOVRASTANTE CAPORETTO
1) Il MONTE STOL: partenza dal paese di Breginj (Bergogna) con salita almeno alla malga Bozica (quota 1400) >> vedi prima parte di questa gita << e poi chi vorrà  potrà salire fino in cima allo Stol. Ridiscesi a malga Bozica  bisognerà fare tutta la sua lunga dorsale, su un pianeggiante sterrato molto panoramico, fino al rilievo finale (monte Starischi). >> vedi questa gita, però alla rovescia << e infine andar giù, nel fitto bosco, seguendo uu sentiero segnalato fino al centro di Caporetto. I dislivelli di questa gita sono piuttosto notevoli (1020 metri in salita, 1440 metri in discesa. Senza salire lo Stol: 300 metri in meno). 
Se avete con voi anche qualche "turista" potreste fargli fare in alternativa l'itinerario storico di Caporetto>> clicca qui << che è segnalato, abbastanza facile e interessante, trovando a metà percorso il campeggio Lazar, molto utile come buon punto di ristoro: oppure si potrebbe optare per un giretto in visita a Caporetto e al suo museo. 
2) Il MONTE MATAJUR: si può salire da entrambi i versanti ma -IMPORTANTE- tenete ben conto che la strada da Livek (Slovenia) a Cepletischis (Italia) è stretta e non percorribile dalle corriere grandi. Quindi:
1) dalla valle del Natisone: potete salire con la corriera addirittura fino alla quota 1400 del rifugio Pelizzo (una strettoia a Masseris, ma le corriere passano). Poi, per la salita alla cima basta poco. Per la discesa si può fare così: a) i meno bravi ritornano al rifugio Pelizzo e alla corriera oppure b) "i tosti" invece scendono con il sentiero (segnavia) fino a Cepletischis. Ho organizzato così una gita per i veterani del Cai di Padova.>> clicca qui <<
2) dalla valle dell'Isonzo:partenza a piedi dal paese di Livek; salita con sentiero segnalato fino alla cima: Per la discesa si può ritornare a Livek con il medesimo percorso oppure si può fare una lunga discesa, però poco segnalata, fino al paesetto di Svino, limitrofo a Caporetto >> clicca qui <<.
Cena e pernottamento a Caporetto oppure, raggiungendoli con la corriera, a Solkan o Nova Gorica


Secondo giorno: 
MONTE SABOTINO E IL COLLIO SLOVENO
Ridiscesa con la corriera lungo la valle dell'Isonzo (o del Natisone) fino a raggiungere il paesino di Verhovlje. Escursione lungo il dorso del crinale ovest del Sabotino (magnifico). Arrivo al rifugio del Sabotino (possibile pranzetto), visita alle caverne e poi, in breve, si sale alla cima. Si continua percorrendo la straordinaria cresta est del monte e poi, raggiunti i resti  dell'eremo di San Valentino, per finire, discesa ripida ma non difficile verso Solkan (vedi la descrizione della seconda parte di questa mia gita) >> clicca qui <<. Al pomeriggio: siamo poco distanti dal Collio sloveno (Goriska brda) e italiano e quindi: finale della "due giorni" con una visita alla cittadina fortificata di San Martino del Collio-Smartno  e alla torre panoramica di Gonjace (vedi la >> parte di mezzo << di questa gita). Possibile cena nell'agriturismo sotto la torre. Magari nel viaggio di ritorno verso casa, si può fare una breve sosta di fine gita all'enoteca del castello di San Floriano del Collio. 
Con questo programma, oltre a una puntata finale nel bellissimo Collio sloveno, si sale anche in cima al monte Sabotino, un monte ricco di storia e panoramicità, che ritengo (nel raggio di 60 km. da Trieste) il rilievo che più mi ha colpito e che sempre suggerisco ai gruppi che mi consultano.
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