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ANDAR PER PARCHI, GIARDINI, BOSCHI E RIONI DEL CIRCONDARIO DI TRIESTE

La gita sarà presentata in una CONFERENZA-INCONTRO con la proiezione di fotografie che si terrà GIOVEDI’ 14 GENNAIO alle ore 18.15, nella sede del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22 – 3° piano


DOMENICA 17 GENNAIO 2016
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PARCHI, VILLE, BOSCHI E RIONI DEL CIRCONDARIO DI TRIESTE

Itinerario:  Giardino Pubblico (12 m), Orto Botanico (98 m), bosco Farneto (155 m), Ferdinandeo (221 m), villa Revoltella (213 m), Longera (220 m), valico di monte Spaccato (352 m), vedetta Alice (454 m), monte Belvedere (457 m), sella di Banne (421m), Conconello (400 m), Cologna (218 m), parco di Villa Giulia (152 m), sede della Trenta Ottobre (10 m).


PREMESSA: la gita propone un percorso che toccherà il verde suburbano di Trieste e parecchi dei suoi luoghi più notevoli.I punti da dove si potrà iniziare oppure finire l'escursione potranno essere scelti dai gitanti a propria discrezione raggiungendoli autonomamente con gli autobus cittadini, tenendo conto degli orari indicati nel programma. Tutti gli orari si intendono "partenza a piedi alle ore...".
                                                                                                  
 cliccando sui nomi in rosso si aprono le schede corrispondenti                                  
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:            
Ore 7.30 Giardino Pubblico (punto 1- bus 6 e 9). Primo punto di possibile inizio della camminata. Attraversiamo il Giardino Pubblico, facendo una puntata al laghetto e all’area ricreativa. Il giardino è stato creato tra il 1854 e il 1864 per iniziativa di Muzio de Tommasini. Usciamo dal portone laterale e in breve raggiungiamo il viale XX Settembre (detto anche dell’Acquedotto). Percorso un suo breve tratto, s’incontra la scalinata che ci consente di salire all’inizio della via Marchesetti e poi fino all’Orto Botanico: breve visita. L’Orto Botanico è sorto nel 1842 per iniziale merito del Biasoletto.                                                  
Ore 8.15  Orto Botanico (punto 2-bus 25-26). Iniziamo ad inoltrarci nel “Boschetto" prendendo una buona carrareccia che poi si riduce a sentiero quando deve superare un piccolo rio. Sfociamo con essa sullo storico collegamento principale del Bosco Farneto (punto 3), da sempre considerato il polmone verde della città. Procediamo a lungo seguendo la ben sistemata carreggiata, innalzandoci con regolare, modesta pendenza. Con un ultimo tratto in maggiore salita raggiungiamo la gloriette adiacente al vasto spiazzo che precede l’edificio del Ferdinandeo. Sorto nel 1858 in onore di Ferdinando I, quale posto di arrivo del percorso storico del Boschetto e sede di ristoro e feste, ora ospita la scuola "MIB, Master International Business". 
Ore 9,15  Ferdinandeo (punto 4-bus 11-25). Proseguiamo tenendoci in alto della dorsale alberata fino a raggiungere l’entrata del parco di Villa Revoltella. È stata costruita come residenza estiva di Pasquale Revoltella, una grande figura del commercio triestino. Camminata nei viali del parco per ammirare esternamente la chiesa, la villa (ora usata dal Comune per matrimoni) e la caratteristica serra.
Ore 10.00 Parco di Villa Revoltella (punto 5-bus 25). Giunti alla vicina Casa Serena, sarebbe bello poter proseguire sopra la soprastante dorsale erbosa ma purtroppo l’uscita è interdetta dalla postazione dell’Enpa. Per evitare l’asfalto prendiamo allora un sentiero che attraversa a mezzacosta la pendice boscosa, qui parecchio abbandonata, procedendo in leggera discesa. Alla fine sbuchiamo su una poco frequentata stradina asfaltata che dapprima scende fino al torrente Farneto, che qui è vicino al suo nascere, e poi risale per raggiungere il paese di Longera. Attraversiamo tutta la stretta via del compatto paese, che è composto di case basse, quasi tutte ben tenute. Sosta per la merenda al sacco, ospiti nello spazio dell’osmizza di Fabio Ruzzier, che in questo periodo è aperta.
Ore 11.30 Longera (punto 6-bus 35). Per proseguire, ora il nostro proposito è di non essere coinvolti nell’attraversamento del successivo, pericoloso svincolo autostradale di Cattinara. Alla fine del paese abbiamo scoperto una scorciatoia che con una breve, anche se un po’ ripida salita ci conduce, passando sotto un traliccio elettrico, in corrispondenza del bivio a H della grande viabilità. Attraversato un ponte, per evitare i pericoli della strada, ci avventuriamo per un’altra scorciatoia che in breve raggiunge la strada locale che ci porterebbe a Padriciano. Presto la lasciamo per prendere a sinistra una comoda carrareccia indicata con il segnavia n° 1 e, traversando con essa, in circa ½ ora raggiungiamo un sottopasso della SS. 202, sfociando sullo spiazzo della sella di Monte Spaccato, un valico dove già due millenni fa passava una strada romana.
Ore 12.30 Valico di monte Spaccato (punto 7). Qui incomincia quella parte dell’escursione che si propone di seguire il panoramico ciglione che racchiude il golfo di Trieste. Stiamo entrando nel parco del bosco Globojner. Ci innalziamo sulle pendici dell’altura, in parte recintata per il pascolo, raggiungendo il punto più in alto dove troviamo la Vedetta Alice (punto 8), costruita nel 1956, da dove possiamo godere di una meravigliosa vista che ora si è aperta su tutta Trieste e il suo golfo. Per proseguire seguiamo il segnavia del famoso sentiero n° 1 o Kugj o “delle vedette” che poi andrà a concludersi alle Fonti del Timavo. Procediamo a piccoli saliscendi, superando il monte Calvo (in antico era sede di un castelliere) e la sella di Trebiciano, dove incrociamo il sentiero n°2, che ricalca un antico collegamento pedonale tra l’altopiano carsico e la città. Lungo il cammino è d’obbligo affacciarsi a una speciale balconata che è quella che senz’altro offre il più spettacolare panorama su Trieste. Arrivati poco sotto la sommità del monte Belvedere (punto 9), che purtroppo impressiona per l’altezza delle antenne lì installate, scendiamo a un altro valico, la sella di Banne (punto 10). Finisce qui il nostro percorso lungo il ciglione che racchiude il golfo di Trieste. Dalla sella inizierà la nostra discesa verso centro-città: in breve raggiungiamo le case, abbarbicate sulle erte pendici, che compongono il paese di Conconello. Breve sosta ristoratrice nella frequentata trattoria Ferluga.
Ore 15.15 Conconello (punto 11-bus 3). Scendendo, attraversiamo tutto il paese, approdando infine alla “strada nuova per Opicina”, che oltrepassiamo con cautela. Per proseguire si può anche non prendere la strada asfaltata, usando piuttosto delle utili scorciatoie, in verità piuttosto labili perché poco usate. Con esse arriviamo egualmente davanti all’ingresso dell’impianto sportivo di Cologna. E’ interessante osservare che proprio qui passa il famoso Tram di Opicina. La storica funicolare è stata costruita nel lontano 1902.
Ore 15.45 Cologna (punto 12-tram 2-bus 28). In breve raggiungiamo il vicino ingresso superiore del parco di villa Giulia. Fra le varie possibilità di percorso all’interno del parco è stata scelta una carrareccia quasi pianeggiante che s’inoltra nel rilassante ambiente boschivo e ci porta all’inizio di una scalinata con cui discendiamo al fine di raggiungere uno spazio sportivo in cui da bambini si andava a giocare a pallone (punto 13). Ancora una breve discesa e usciamo dal parco, approdando alla strada asfaltata e alle prime case sovrastanti la scuola superiore del “Volta”. Qui vicino inizia un’appartata scalinata che ci consente di scendere in modo diretto verso il centro-città. Sfociamo proprio nella via che fiancheggia il Giardino Pubblico dal quale stamattina avevamo iniziato questa nostra lunga, bella camminata. Molto vicina alla sua entrata principale si trova la sede del Cai Trenta Ottobre, che per l’occasione sarà aperta ai partecipanti alla gita.
Ore 17.30 Sede della Trenta Ottobre (punto 14). Per concludere bene questa gita d’apertura sarà organizzato in sede, riservato ai soli gitanti, un rinfresco augurale per un buon proseguimento dell’attività escursionistica 2016.

Il programma sarà strettamente osservato salvo casi di forza maggiore.
Capogita: Sergio Ollivier (cell. 3493413641)

Caratteristiche del percorso completo: si svolge su terreno misto, circa 30 % di asfalto, 55 % su carrarecce, 15 % di sentieri. Sviluppo totale circa 15 km. Ore 7 e ½ di cammino, 600 m. circa di dislivello salita-discesa. Il percorso sarà riducibile a propria discrezione. Consigliati i bastoncini in caso di terreno bagnato.
La mappa, che è tratta dalla carta Tabacco n° 47, è in scala originale 1: 25000.
Iscrizioni: le iscrizioni alla gita si effettuano presso la segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22, aperta dal lunedì a venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.30. La quota di partecipazione sarà di € X; per i non soci € 8 di supplemento per l’assicurazione soccorso alpino. Non saranno accettate iscrizioni dei non soci nel giorno della gita.


La mappa con l'itinerario della gita è tratta dalla carta Tabacco n° 47 in scala 1:25000