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Il programma della sesta tappa della traversata da Monfalcone a Bovec nel "Centenario della Grande Guerra"

La gita è stata proposta al  Cai Trenta Ottobre  e da  questo inserito nel programma-gite anno 2015


“ NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA ”
TRAVERSATA IN SETTE TAPPE DELLA VALLE DELL’ISONZO
SUI CAMPI DELLE BATTAGLIE DEL PRIMO ANNO DI GUERRA
sesta tappa:   DOMENICA 14 GIUGNO 2015
TRAVERSATA DA PLANINA KUHINJA A DREŽNICA-DRESENZA
SALENDO AL KRN-MONTE NERO oppure AL MONTE PLANICA


Saranno allestiti tre percorsi di differente difficoltà e fatica:
1° gruppo - Itinerario più impegnativo (EE):  posteggio koča planina Kuhinja (991 m), planina Kašna (1049 m), planina Leskovca (1230 m), Batognica-monte Rosso (2165 m), Krnska Skrbina-sella Sonza (2058 m), Krn-monte Nero (2244 m), rifugio Gomiščkovo (2182 m), Drežnica-Dresenza (540 m) * * * Ore 8 e ½  di cammino; dislivello 1360 m. di salita-1800 m. di discesa * * * Capogita Maurizio Toscano.
2° gruppo - Itinerario impegnativo (E):  koča planina Kuhinja (991 m), planina Slapnik (1240 m), planina Zaslap (1360 m), Krnska Skrbina-sella Sonza (2058 m), Krn-monte Nero (2244 m), rifugio Gomiščkovo (2182 m), Drežnica–Dresenza (540 m) * * *  Ore 7 di cammino; dislivello 1250 m. di salita-1700 m. di discesa * * * Capogita Fabio Mergiani.  
3° gruppo - Itinerario meno impegnativo (T):  koča planina Kuhinja (991 m), planina Slapnik (1240 m), planina Zaslap (1360 m), monte Planica (1376 m), cappella Bes (1252 m),  Koseč-Cossis (583 m) con chiesa San Giusto (545 m), Koseška korita (470 m. facoltativo), Drežnica-Dresenza (540 m) * * *  Ore 5 di cammino; dislivello 390 m. di salita-830 m. di discesa; facendo anche la Koseška korita (E): 1 ora e 100 m. di discesa-salita in più * * * Capogita Sergio Ollivier.

IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 7.00 Trieste. Partenza con le corriere, che saranno tutte da 20 posti. Raggiunta Gorizia, si entra in Slovenia attraverso il valico di Sant’Andrea. Percorsa la bella valle dell’Isonzo fino a Kobarid-Caporetto, si oltrepassa il fiume con il ponte di Napoleone e arrivati al paese di Ladra, s’inizia a salire con una non larga strada asfaltata. Superato il paesino di Krn, si raggiunge un grande posteggio (P-km. 112 da Trieste). Preparazione della comitiva per dare inizio ai rispettivi itinerari d’escursione.
Ore 9.30 Il primo gruppo, quello che farà l’itinerario più impegnativo, partendo dal posteggio seguirà una buona carrareccia che sfiora la planina Kašna (2) e poi con un lungo traverso raggiunge la rustica planina Leskovca (3). Seguendo il segnavia, s’incomincia a guadagnare quota grazie a un sentiero con segnavia che va a raggiungere quello proveniente dalle planine Petrovc e Sleme. Durante la Grande Guerra qui c’era il fronte della prima linea difensiva austriaca. Con una serie di tornanti si sale fino all’imbocco di una lunga valle nascosta racchiusa fra alti monti, che è impreziosita al centro da un incantevole laghetto. Attraversiamo totalmente la valle seguendo un sentiero segnalato quasi pianeggiante. Giunti a una sella posta ai piedi del monte Rosso, tralasciando la possibilità di una traversata in quota, lo risaliamo senza particolari difficoltà fino a pervenire alla sommità del monte Rosso-Batognica (4), costituita da un grande pianoro quasi pianeggiante. Qui, cent’anni fa, per tutta la durata della Grande Guerra, i due eserciti si erano tragicamente affrontati con trincee vicinissime, innescando una complicata guerra di mine e contromine. Il 24 ottobre 1917, in coordinamento con l’inizio della battaglia di Caporetto, gli austriaci fecero scoppiare una grande mina e la vetta si afflosciò su se stessa, abbassandosi di 15 metri. Seguendo il segnavia si scende lungo il dirupato e ripido versante est, agevolati dalla famosa scalinata intagliata nella roccia, potendo così pervenire alla sella Sonza-Krnska Skrbina (5), il punto che sarà raggiunto anche dal secondo gruppo. Seguendo il sentiero segnalato si risale ancora per arrivare finalmente in cima al monte Nero-Krn (6). La vista è meravigliosa e si estende circolarmente su tutti i grandi monti, ma molto suggestiva è pure quella verso sud, con i monti prealpini che sembrano ridotti a colline e la pianura che, assieme al mare, chiude lo sfondo visivo. Una minima discesa e si raggiunge il confortevole rifugio Gomiščkovo (7), dove avverrà il ricongiungimento con il secondo gruppo.
Il secondo gruppo, quello che parteciperà all’itinerario impegnativo, dal posteggio della corriera raggiungerà dapprima la vicina koča planina Kuhinja (1), un piccolo rifugio con alloggio, utilissimo come abituale punto di partenza per chi vuole salire al monte Nero. Guidati dalle chiare segnalazioni, per l’iniziale salita si seguiranno le scorciatoie della strada di servizio delle ben attrezzate planina Slapnik (8) e planina Zaslap (9). Valicata una panoramica sella s’incontra il bivio (quota1600) con il sentiero segnalato che dal monte Nero porta direttamente a Dresenza. Continuando nella salita presto si giunge a un altro bivio di sentieri. Quello di sinistra lo useremo per la discesa, noi invece prendiamo a destra un sentiero segnalato che con costante pendenza guadagna quota traversando in direzione della sella Sonza (5). Da qui, similmente all’altro itinerario si raggiunge dapprima la vetta del monte Nero (6) e poi, con una brevissima discesa, il rifugio Gomiščkovo dove avverrà la ricongiunzione dei due gruppi.
Ore 14.00  rifugio Gomiščkovo (punto 7). Partenza dei due gruppi riuniti. Si scende con l’importante mulattiera, che è ancora in buono stato, che fu la principale via d’accesso italiana al monte Nero durante la Grande Guerra. Essa discende con frequenti tornanti il versante sud costituito dall’uniforme pendio erboso che rende inconfondibile il profilo del monte Nero. Il panorama continua a essere maestosamente aperto verso meridione. Al suddetto bivio di quota 1600 scegliamo la prosecuzione a destra che passa accanto a una casa per cacciatori e, ormai usciti dal limite del parco del Tricorno, si continua attraversando l’altopiano, con alternanza di tratti di pascoli e bosco, fino a sfociare a Dresenza-Drežnica (15) proprio nello spiazzo dove attenderanno le corriere. Essendo i due itinerari piuttosto lunghi non ci si potrà concedere la visita al paese.
Il terzo gruppo invece, quello che sceglierà l’itinerario meno impegnativo (e meno lungo), farà in comune con il secondo gruppo il tratto che dalla koca Planina Kuhinja (7), passando per planina Slapnik (8), raggiunge la planina Zaslap (9). Da qui proseguirà prendendo una nuova, larga carrareccia pianeggiante che taglia il versante del monte Kožljak, giungendo così a una sella. Proseguendo poi con un sentiero nel bosco si arriva alla sommità del monte Planica (10). Da notare un interessante, piccolo manufatto che faceva parte della linea difensiva del vallo Littorio. La discesa avviene su un non ripido pendio erboso, restando affiancati al bordo recintato della vasta zona di pascolo. Sorprende la bella vista che ora si è ampliata verso Caporetto e i monti che la circondano. Arrivati alla sella dove converge un altro percorso con segnavia (comunque segnato in mappa) che proviene dalla koča planina Kuhinja, scartato perché meno panoramico e che presenta un breve tratto recentemente franato. Dalla sella, tralasciando la salita alla cima boscosa del monte Plece (11), dove durante la guerra era piazzato un potente riflettore italiano, perché l’ultimo tratto è ostacolato da una recinzione di pascolo che non offre agevoli passaggi, dopo pochi metri arriviamo alla piccola balconata dove è stata eretta la suggestiva cappella Bes (12), costruita nel primo dopoguerra, e poi più volte restaurata. Per la discesa seguiremo una carrareccia, che fa parte del “Sentiero della pace”, che con pendenza costante e parecchi tornanti, si abbassa gradualmente fino a pervenire al paesetto di Cossis-Koseč (13). Da non tralasciare la visita alla vicina chiesetta di San Giusto (14), la più antica (13°sec) della vallata dell’Isonzo. Cela all’interno uno straordinario ciclo di affreschi, solo in parte deteriorati, che risalgono al 1470. Solo se ci sarà ulteriore tempo a disposizione, chi vorrà potrà fare anche la molto meritevole visita alla Koseška korita (15). Un sentiero segnalato in discesa porta ai punti di osservazione di ben 4 consistenti cascate; il tutto è ben inserito in un ambiente solitario e molto suggestivo. Risaliti alla chiesa e attraversato il paese, dopo solo 1 km. di strada locale si raggiungerà il piazzale di Dresenza-Drežnica (P), dove saranno in attesa le corriere.
NOTA FINALE: tutti i tre gruppi finiranno qui i loro rispettivi itinerari. E’ logico, perché il loro percorso sarà più lungo, che i primi due gruppi impiegheranno tutto il tempo che hanno a loro disposizione. I componenti del terzo gruppo invece arriveranno a fine camminata circa due ore prima, che potranno impiegare facendo un giro in visita a Dresenza e soprattutto a un’interessante raccolta privata, il museo Batognice, che raccoglie innumerevoli oggetti e reperti risalenti alla Grande guerra. Per finire potranno concedersi una tappa di ¾ d’ora presso la trattoria Jelkin Hram (16), dove si potrà eventualmente usufruire di un primo piatto in convenzione, da prenotare in segreteria entro venerdì 12 giugno, composto di un minestrone di tradizione locale con salciccia e pane al prezzo concordato di € 7.
Ore 18.00  Dresenza-Drežnica, piazza centrale. Partenza generale di tutta la comitiva con le corriere. Si scende a Kobarid-Caporetto; nel percorso di rientro a Trieste si seguirà il tragitto fatto all’andata.
Ore 20.30 Arrivo a Trieste. Fine della gita.

Il programma della gita sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore.
Caratteristiche degli itinerari: Il primo e secondo gruppo, dopo un inizio su carrareccia e scorciatoie, affronteranno il percorso percorrendo sentieri anche erti ma mai pericolosi (E), eccetto la discesa dal monte Rosso che richiede un po’ d’attenzione (EE). Il terzo gruppo percorrerà carrarecce e qualche scorciatoia (T). La visita facoltativa alla Koseška korita si svolge su sentiero segnalato (E).

Iscrizioni e ulteriori informazioni presso la sede del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22.


La mappa è tratta dalla carta slovena  " KRN "    PZS in scala originale 1: 25000